L'origine dell'Hot Dog: cos'hanno in comune cani e salsicce?

Hot Dog a Coney Island – public domain

Si racconta che il regista Orson Welles, autore di alcuni dei film più emblematici della storia del cinema, fosse il detentore di un record particolare: aver mangiato ben 18 Hot Dog di fila da Pink’s, un noto fast food situato nelle vicinanze degli studios di Hollywood. Quasi certamente si tratta soltanto di una leggenda, ma ciò dimostra quanto le salsicce servite dentro a un panino, morbido e oblungo, siano considerate un’icona: accostate a personaggi famosi, protagoniste di agguerrite competizioni, di discutibili cene eleganti. Come la pizza, sono perfino diventate un’emoji. Ma qual è l’origine del loro nome? E cos’hanno a che fare coi cani?

L’alba delle salsicce

La storia delle salsicce si perde nella notte dei tempi. Prima della scoperta della refrigerazione e del sottovuoto, la salagione e l’affumicatura erano tra i metodi più diffusi per la conservazione del cibo. Le due tecniche si prestavano sia a tagli di carne intera sia agli scarti di altre lavorazioni, che potevano essere pressati all’interno di un budello e poi stagionati. Troviamo notizie della realizzazione di salsicce e insaccati già 4000 anni fa, negli scritti di Assiri e Babilonesi.

Tuttavia la Wiener Würst, la salsiccia viennese utilizzata nell’Hot Dog, nacque probabilmente nel medioevo, ma fu resa celebre soltanto nel XVII secolo da Johann Georg Lahnerun, un macellaio di Francoforte che la ribattezzò, ovviamente, Frankfurter Wurst. Nei secoli successivi le Frankfurter si diffusero in tutto il mondo e arrivarono negli Stati Uniti, insieme ai tanti immigrati provenienti dalla Germania. Il nome Hot Dog, però, sarebbe comparso soltanto tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento. Nessuno ne conosce l’esatta etimologia ma esistono diverse teorie, alcune delle quali sono essenzialmente leggende.

Hot Dog al Greenwich Village di New York – immagine: public domain

Bassotti alla partita di baseball

Una delle storie più famose riguarda il disegnatore di fumetti Tad Dorgan del New York Evening Journal. Mentre assisteva a una partita di baseball, durante la quale venivano vendute salsicce tedesche, Dorgan pensò che somigliassero a dei cani bassotto. In seguito, gli venne in mente di disegnare una striscia umoristica in cui un panino veniva imbottito con uno dei simpatici cani dalla forma allungata. Nella didascalia avrebbe voluto scrivere “bassotto caldo” (hot dachshund, in inglese), ma poiché non ricordava il nome della razza, scrisse soltanto Hot Dog. La storia è decisamente simpatica ma Dorgan disegnò il fumetto nel 1906, quando il termine Hot Dog era già utilizzato, almeno da una persona.

Hot Dog Morris

La seconda ipotesi riguarda uno sportivo di origine caraibica: Thomas Francis Xavier Morris. Dopo aver vissuto per diversi anni in Europa, alla fine dell’Ottocento era tornato negli Stati Uniti, dove si faceva chiamare Hot Dog Morris. Con questo nome aveva aperto un ristorante di strada nel quale serviva salsicce tedesche. L’aneddoto documenta come il termine Hot Dog fosse utilizzato già prima della vignetta del “panino al bassotto”, ma non che Morris lo abbia inventato.

Carne di cane

L’origine più probabile del nome Hot Dog ha ancora una volta a che fare con Tad Dorgan. Nel senso che non solo il termine utilizzato dal disegnatore non era poi così originale, ma non lo era neanche l’associazione di idee. Sia la salsiccia viennese sia il cane bassotto erano arrivati in America dalla Germania. Già negli anni sessanta dell’Ottocento, gli immigrati tedeschi di New York, molti dei quali vendevano Frankfurter Wurst alla piastra per le strade della città, chiamavano scherzosamente le loro salsicce: hündchen (piccoli cani), hundewurst (salsiccia cane) o dachshund (bassotto). Un’ironia che non giocava a loro favore. Come accadeva con gli italiani e i cinesi, anche nei confronti degli immigrati tedeschi c’era ogni sorta di pregiudizio. Le loro abitudini erano guardate con sospetto e alcuni temevano che le dachshund sausage potessero contenere davvero carne di cane. A peggiorare le cose contribuì la notizia che, a causa dell’aumento dei prezzi della carne bovina, in alcuni mercati di Monaco di Baviera e di altre città della Germania erano stati effettivamente segnalati casi di macellazione e commercio di carne di cane. Il sentimento anti tedesco ebbe il suo culmine a ridosso e durante la prima guerra mondiale. Si arrivò al punto di non ascoltare più Mozart, Bach o Beethoven e, in alcuni stati, venivano addirittura soppressi i cani di razza tedesca.

Chas. Rose – The Wurst Girl, 1908 – public domain

Hot Dog, finalmente

A rendere l’Hot Dog un icona della gastronomia americana, e a distinguerlo di fatto dalla semplice Frankfurter tedesca, è il particolare panino in cui la salsiccia viene servita, la cui invenzione è attribuita, a pari merito, a due commercianti. Il primo è un macellaio di Coney Island, Charles Feltman. Alla fine dell’Ottocento, per fare in modo che i clienti non rallentassero i suoi affari, assembrandosi davanti al negozio dove serviva salsicce arrostite, decise di venderle all’interno di gustosi panini da consumare a passeggio. Non è chiaro se a produrre il pane fosse lui stesso o un panettiere del suo quartiere, di nome Ignatz Frischmann.

Contemporaneamente, gli hot dog bun, i panini morbidi e oblunghi, comparivano anche a St. Louis. Anton Ludwig Feuchtwanger, un venditore di salsicce tedesche, per evitare di utilizzare piatti e posate, forniva ai clienti dei guanti perché non si sporcassero le mani, pregandoli di restituirli dopo aver consumato. Ciò nonostante, molti degli avventori li portavano via. Feuchtwanger non riuscì mai a capire perché a qualcuno piacesse andarsene in giro con dei guanti unti di carne alla griglia ma, certamente, per lui non era un buon affare, così chiese al cognato, un panettiere, di produrre panini appositamente pensati per afferrare e servire la salsiccia. E così risolse una volta per tutte il problema.


Per approfondire:

  • Irving L. Allen. The City in Slang: New York Life and Popular Speech. Oxford University Press, 1993.

  • Erik Eckholm. «Mesopotamia: Cradle of haute cuisine?» The New York Times, 15 maggio 1985.

  • P. Geppert. «[Dog slaughtering in Germany in the 19th and 20th centuries with special consideration of the Munich area]». Berliner Und Munchener Tierarztliche Wochenschrift, vol. 105, n. 10, ottobre 1992, pagg. 335–42.

  • Bruce Kraig. «The American Hot Dog,: Standardised Taste and Regional Variations.» Taste: Proceedings of the Oxford Symposium on Food and Cookery, di Tom Jaine, Oxford Symposium on Food & Cookery, 1988.

  • Josh Chetwynd. How the Hot Dog Found Its Bun: Accidental Discoveries and Unexpected Inspirations That Shape What We Eat and Drink. Lyons Press, 2012.

  • Bruce Kraig. Hot Dog: A Global History. 2nd ed. edition, Reaktion Books, 2009.

  • «The Anti-German Sentiment of World War I». Re-Imagining Migration, 13 aprile 2018.

  • «Germany’s Dog Meat Market». New York Times, 23 giugno 1907.

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