Il mago di Christchurch

mago di christchurch
Foto: Mikhail Nilov (Pexels)

Ogni cittadina ha il suo sindaco, il suo prete, il capo della polizia locale. Ma non tutte hanno un mago. Anzi, sotto questo aspetto, Christchurch, in Nuova Zelanda, è più unica che rara. O almeno lo è stata fino a poco tempo fa, prima che Brackenbury Channell venisse licenziato dopo ben 33 anni di servizio.

Channell era comparso sulla piazza di Christchurch un giorno del 1974. Salito in cima a una scala, aveva iniziato a parlare di magia, incantesimi, e a impartire benedizioni ai passanti. Da allora, la sua presenza divenne costante. Inizialmente, la polizia locale cercò di allontanarlo, ma in fondo anche loro si stavano affezionando a quella strana figura dal lungo cappello a punta e dalla barba folta. L’amministrazione cittadina gli concesse gratuitamente uno spazio all’aperto in cui esibirsi, e Channel divenne così famoso da attrarre turisti da tutto il paese. L’Associazione dei Direttori delle Gallerie d’Arte della Nuova Zelanda lo proclamò “Opera d’arte vivente” e, nel 1990, l’allora Prima Ministro Mike Moore gli scrisse:

Suggerisco che tu consideri urgentemente il mio consiglio di diventare il Mago della Nuova Zelanda, dell’Antartide e di tutte le terre di nostra pertinenza… senza dubbio ci saranno degli aspetti relativi a incantesimi, benedizioni, maledizioni e altre questioni soprannaturali che vanno oltre la competenza dei semplici primi ministri.

Tuttavia, Channel si accontentò di diventare il mago ufficiale di Christchurch. Nel 1998, il comune gli offrì uno stipendio di 16.000$ l’anno e un contratto per “servizi di magia e incantesimi vari”. Oggi però, all’età di 88 anni, il mago cittadino non esercita più il fascino di una volta. A inizio ottobre 2021, l’amministrazione lo ha licenziato. La decisione è stata presa dopo che Channel avrebbe fatto dichiarazioni offensive nei confronti delle donne in diverse occasioni pubbliche. Ciò nonostante, una parte della comunità locale continua a difenderlo, e lui si dice pronto a battersi con tutte le sue energie per riavere il ruolo che gli appartiene.

Foto: Nathanael Coyne – CC

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