Storie
La (poli)acqua che stava per cambiare il mondo
Cosa accadrebbe se tutta l'acqua della Terra cambiasse improvvisamente stato? Evaporasse, si solidificasse o diventasse una disgustosa gelatina? Probabilmente la maggior parte degli esseri viventi scomparirebbe. Nel migliore dei casi, i sopravvissuti dovrebbero riadattarsi a nuove condizioni di vita. Nel suo romanzo fantascientifico Ghiaccio-Nove, Kurt Vonnegut racconta di una particella creata in laboratorio, in grado di congelare istantaneamente l'acqua, generando una reazione a catena con conseguenze catastrofiche. Certo, si tratta soltanto della fantasia di uno scrittore. Eppure, all'inizio degli anni '60, per alcuni scienziati un simile scenario era più probabile di quanto crediamo.
Il ballo degli ardenti
Io sono Hop Frog e questa è la mia ultima buffonata!». Sebbene arricchito dalla fantasia di Poe, l'episodio è ispirato a una vicenda realmente accaduta, conosciuta come il Ballo degli Ardenti, che coinvolse il re di Francia Carlo VI di Valois, detto il Folle.
Horace Benedict De Saussure. Di che colore è l’azzurro del cielo?
Molti ci passano accanto senza accorgersene. Altri gli lanciano un’occhiata distratta. Qualcuno si ferma a specchiarsi sulla sua superficie lucida, per sistemarsi il trucco o gli occhiali. Poi va via. Ma il monolite azzurro che si staglia dal marciapiede all’incrocio tra Dalmatinova ulica e Slovenska cesta, in una delle aree più frequentate di Lubiana, non è soltanto un monumento dal design avveniristico: è uno strumento molto particolare.
Otto Witte. Il clown che diventò Re d’Albania
In uno spiazzo melmoso nel centro di Amburgo, una piccola folla di bambini, giornalisti e curiosi si assiepa attorno a uno sgangherato carrozzone in legno brunastro davanti cui siede un vecchio dai folti baffi bianchi. Sulla porta della roulotte una scritta recita "Otto Witte, giostraio" ma tutti si rivolgono a lui chiamandolo "Maestà". Perché l'uomo che hanno di fronte, abbigliato in divisa ottomana, con spalline dorate, lustrini e medaglie appuntate sul petto, per cinque giorni è stato Re d'Albania.
L’uomo che inventò il vasetto di vetro e se ne dimenticò
Il 26 febbraio 1902, moriva a New York John Landis Mason. Avrebbe potuto essere uno degli uomini più ricchi della città, invece viveva in una casa popolare con la moglie, sei figlie, e in tasca non aveva nemmeno un penny. Non aveva dilapidato il suo patrimonio ma era stato un tantinello distratto.
El Ajadrecista. Il giocatore di scacchi meccanico di Leonardo Torres Y Quevedo
La macchina di Torres era un dispositivo straordinario: un agglomerato di cavi, interruttori, relè e meccanismi tra i quali compariva una scacchiera. Eppure le sue capacità scacchistiche erano decisamente limitate. A dirla tutta, non sapeva nemmeno giocare un'intera partita.
Hans l’intelligente, il cavallo che sapeva contare
Il 7 luglio 1904, il quotidiano tedesco Weltspiegel pubblicò un articolo in cui celebrava le sbalorditive abilità di un cavallo di nome Hans. A Berlino arrivarono scienziati da tutta Europa e la maggior parte di loro si disse commossa dalle straordinarie facoltà intellettive dell'animale. Tuttavia, non mancava chi aveva qualche perplessità.
Quando Frankenstein inventò il Blu di Prussia
Su di lui iniziarono a circolare strane voci. Aveva iniziato a firmarsi Dippel da Frankenstein e qualcuno affermava di averlo visto aggirarsi di notte nei cimiteri a rubare cadaveri, convinto di poterli riportare in vita.
The great tea robbery: come l’Inghilterra rubò il tè alla Cina.
Il 16 dicembre 1773, un gruppo di giovani nordamericani abbordò alcune navi inglesi ormeggiate nel porto di Boston e ne versò in mare l'intero carico. Il gesto venne considerato "alto tradimento". Il tè era una faccenda seria per gli inglesi. Di lì a poco, per la loro amata bevanda, avrebbero combattuto una guerra e reso oppiomane un'intera nazione.
Un freddo affare. L’uomo che vendeva ghiaccio ai tropici
Il 7 marzo 1806, un quotidiano di Boston informava i suoi lettori che un brigantino, partito dal porto cittadino, era appena approdato sull’isola di Martinica. La notizia non avrebbe avuto nulla di particolare se non fosse che la nave trasportava 130 tonnellate di ghiaccio in un’epoca in cui non esistevano frigoriferi e congelatori.